
Riflessioni sul significato e sulle funzioni della biblioteca oggi. Si intuisce subito che il suo valore di teca di saperi è sostanzialmente lo stesso nel tempo, ma cambiano le modalità di conservazione e di fruizione. Le domande si pongono non soltanto sul tempo presente ma anche sul futuro, per provare a immaginare quale ruolo potrà avere nei prossimi decenni, in questo nuovo ‘millennio tecnologico. Un libro che raccoglie in un unico volume monografico i contributi di diversi studiosi, bibliofili intorno alla biblioteca. Il primo tema speculativo è proprio intorno alla sua natura: cos’è, in effetti, una biblioteca. Si prova a offrire una risposta: “Una definizione potrebbe essere la seguente: il luogo privilegiato ove si materializza tangibilmente, grazie alla presenza dei libri, la storia del pensiero. Ma c’è di più: la biblioteca è pure il luogo privilegiato, quasi un’arena, ove il pensiero dialoga con se stesso, ove le idee si incontrano e si scontrano. Da ciò deriva che le biblioteche non sono luoghi ‘morti’, con lunghe file di scaffali zeppi di libri ammuffiti. In esse trionfa la ‘vita’: dalle idee scaturiscono nuove idee. E dal pensiero che pensa se stesso – come il dio aristotelico – nasce altro pensiero”. La biblioteca, dunque, come laboratorio del pensiero e non mero spazio di conservazione. Un altro interrogativo urgente riguarda il senso di una possibile, totale a teche digitali, flessibili, veloci, fruibili in qualsiasi parte del mondo con un click. Ci sono sicuramente dei vantaggi ma i libri virtuali non potranno mai sostituirsi del tutto a quelli cartacei. Viceversa, non è più possibile pensare alla biblioteca esclusivamente come a un deposito di innumerevoli libri e documenti che convivono in polverosi scaffali, in un ambiente frequentato da figure silenti curve sulle pagine. Il volume – curato da Gianluca Montinaro, con i contributi di Giorgio Montecchi, Alfredo Serrai, Fiammetta Saba, Gianfranco Dioguardi, Antonio Castronuovo, Piero Meldini, Giuseppe Scaraffia e Ugo Rozzo – offre delle risposte ma pone anche tanti interrogativi, mantiene la questione aperta, per dirla alla Umberto Eco. Pagina dopo pagina, i saggi prendono in esame vari aspetti, anche storici, partendo dalle biblioteche di Pergamo e di Alessandria per arrivare fino alle moderne costruzioni dei giorni nostri. Spazio anche alle biblioteche private di autori quali Francesco Petrarca, Marguerite Yourcenar e Pierre Louÿ, biblioteche ideali, universali e di genere – come quello politico –, biblioteche immaginarie che raccolgono libri inesistenti meglio noti come pseudobiblia. Singolare poi la storia della Brautigan Library di Burlington, nel Vermont, ove sono ospitate le opere mai pubblicate, respinte dagli editori o semplicemente rimaste inedite. Un libro che non può mancare nella biblioteca di ogni bibliofilo, ma anche in quelle dei lettori che fanno del libro il loro principale oggetto del desiderio.
De Bibliotecha – Di libri, di uomini, di idee
(a cura di Gianluca Montinaro)
Leo S. Olschki
Pagg. 140 – euro 20