
Ci sono opere d’arte che sottendono messaggi rivoluzionari, che sovvertono il potere costituito, denunciano, criticano, incitano alla libertà, danno voce a chi non ne ha. Sono questo opere che Tomaso Montanari e Andrea Bigalli hanno approfondito, compiendo una sorta di geografia libertaria che attraversa le venti regioni d’Italia. Finalista al Premio Bancarella 2021, il libro si presenta come un ideale e inconsueto museo su carta per invitare il lettore ad andare oltre la tela dipinta, la scultura intagliata, il soggetto e la figura, alla ricerca del messaggio che scuote, che non si ferma alla patina della bellezza superficiale. Così, dal chiostro con i capitelli zoomorfi di Sant’Orso ad Aosta, ai murales di Orgosolo, in ogni regione è individuata un’opera significativa, che i due studiosi analizzano a due voci, cercando i segni dell’oltre. Una delle pagine più belle è quella relativa alle Sette opere di misericordia, il dipinto di Caravaggio conservato a Napoli, presso la chiesa del Pio Monte di Misericordia. Commissionato per l’omonimo istituto caritativo, il dipinto raffigura una scena aperta sulla strada napoletana: dall’oste al carcerato, la carità si esprime nella cruda realtà degli inferni in cui ci si imbatte nei crocicchi della città tentacolare, un’opera cruda e potente, senza patinature e mielose sovrastrutture. “Le opere d’arte – precisano gli autori – non sono solo “pezzi da museo” o, peggio, oggetti di consumo di quella che viene chiamata industria culturale. Studiare l’arte e visitare le sue espressioni serve a diventare cittadine e cittadini”. Si prosegue poi in una cavalcata attraverso venticinque secoli e venti regioni, da Masaccio all’Abbazia di Novalesa a Giotto, dai Bronzi di Riace alla pittura di Carlo Levi. La prefazione è firmata da Luigi Ciotti, che mette in evidenza il potere intrinseco di ogni vera opera, di smuovere le coscienze: “La parola “arte”, che Tomaso Montanari e Andrea Bigalli declinano con sapienza e maestria, nasce dalla radice indoeuropea rt, che ha generato altre parole di enorme significato come “rito” e “ritmo”. Un mondo senza arte e bellezza è dunque un mondo letteralmente inerte, senza vita. L’inerzia delle coscienze e dei comportamenti che ci ha portato a questa crisi globale, per superare la quale è necessario quel risveglio interiore di cui anche l’arte provocatrice e liberatrice è componente essenziale”. L’arte figurativa – scrive Montanari, “Ci offre, da sempre, un’altra prospettiva: ci invita a toccarlo, il mondo. A vederlo, a esplorarlo: a mangiarlo. Esalta i sensi, ci mette in comunione con la natura e con la sua forza. Non separa l’uomo dall’ambiente: anzi, ci restituisce il ricordo vivissimo di quando, nel Giardino, uomo e natura erano una cosa sola, e la morte non c’era”. L’arte stessa è un andare oltre il tempo e l’effimero, una promessa di eternità. Il potere dell’immaginazione è senza precedenti e ne abbiamo la riprova con l’uso mirabile e l’abuso impensabile della moderna tecnologia. Lo sottolinea Bigalli: “Quel che si può immaginare, lo si può realizzare: se non fattiva mente, nella rappresentazione artistica e narrativa della visione. Se è vero che nella società mediatica contemporanea l’immagine rischia di uccidere l’immaginazione per eccesso di informazioni, è anche vero che l’immaginario altrui ci educa a quello personale, lo indirizza, lo arricchisce. La tecnologia digitale apre scenari nuovi, di assoluta veridicità: non solo si può realizzare il sognato, ma ciò è possibile con una incredibile rispondenza sensoriale al vero. La fase creativa che stiamo attraversando sembra rasentare il divino: non a caso il dibattito sull’intelligenza artificiale è oggi tra i più vivaci ambiti della filosofia. L’arte nel corso dei secoli ha avuto il compito di forzare il limite della fantasia, provocandola collettivamente a sognare mondi diversi”. Nel solco di questa diversità, di questa avanguardia artistica sempre capace di precorrere i tempi, si muovono Montanari e Bigalli, in un volume che andrebbe proposto in tutte le scuole d’arte, nelle accademie e nei musei.
Tomaso Montanari – Andrea Bigalli
“Arte è liberazione”
Edizioni Gruppo Abele
Pagg. 144 – euro 20