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LA GRAND MELA VISTA DAL CIELO

La Grande Mela ama farsi guardare dal basso verso l’alto. In tanti hanno provato l’emozione di perdersi col naso all’insù verso le sue vette artificiali. Ma è dall’alto che ha offerto, sin dai primi sviluppi della metropoli, la straordinaria prospettiva del suo inimitabile sky line. Dai primi avveniristici grattacieli a quelli moderni che sfidano le nuvole e salgono a quote incredibili: questo volume realizza una straordinaria antologia fotografica con le più belle immagini di tutti i tempi di New York vista dal cielo. Il risultato d’insieme è un affascinante caleidoscopio di “specchi esistenziali”, una vertigine di vite e operati concentrati in torri diverse che rilanciano fino all’ennesima potenza il mito babelico. Se le prime avveniristiche foto d’epoca non potevano fruire dell’aereo, quelle di oggi, viceversa, al supporto tecnico di velivoli e droni aggiungono la potenza dello sviluppo digitale. Il primo capitolo si apre con le mappe e le vedute precedenti l’avvento delle immagini aeree, poi lo sviluppo della città viene rivissuto attraverso tre fasi principali: dal 1900 al 1949, dal 1950 al1999 e dal 2000 a oggi. Se le immagini sono eloquenti ed affascinano, altrettanto avvincente è il racconto storico di un narratore d’eccezione. Peter Skinner, infatti, ci fa vedere come in un film la progressiva conquista della terza frontiera americana: quella verso la volta celeste. “New York si può considerare un soggetto ideale per la fotografia aerea – scrive Skinner nell’introduzione –  Lo stretto dei Narrows, Upper Bay e Lower Bay creano un emiciclo grandioso in cui si inserisce la massa compatta di Lower Manhattan (dove sorse la colonia olandese e poi quella britannica), che permette di osservare sia la vecchia planimetria di strade curve, a sud, sia la griglia viaria ortogonale a nord (iniziata nel 1811), fatta di avenue parallele dirette a settentrione, che incrociano le street parallele orientate da est a ovest, con la Fifth Avenue (la spina dorsale di New York) a segnare la separazione tra l’oriente e l’occidente dell’isola”. L’ampia documentazione dello sviluppo urbano è fornita in maniera divulgativa e narrativa. Persino i titoli delle immagini appaiono poetici. Qualche esempio: “Fronte del porto”, “Merletti di luce”, “Con gli occhi delle aquile”. Di libri fotografici della metropoli americana ne esistono diversi ma questo è sicuramente il più aggiornato, con una nuova edizione ampliata ai più recenti cantieri ultimati.

Peter Skinner
“New York. Un secolo di fotografie aeree”.
Ediz. illustrata
Traduzione di Enrico Lavagno
Nuinui editore
pagg. 255 – euro 29.90

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Pubblicato da Paolo Romano

Sudtirreno è il blog di informazione e cultura di Paolo Romano

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