DALLA CRONACA ALLA STORIA PASSANDO PER LE FOTO: VIAGGIO ICONICO NEL NOSTRO PASSATO

Non ci sarebbe storia senza la cronaca, gli storici avrebbero poche fonti utili a raccontare quella fetta più importante della storiografia: il vissuto quotidiano. In questo il giornalismo ha un ruolo importantissimo, poiché registra ogni fatto rilevante, tenendo tracciata di quei piccoli e grandi frammenti del processo storico che altrimenti finirebbero nel dimenticatoio. Non solo, il giornalismo ha svolto una fondamentale funzione di contraltare al potere – pagandone spesso un prezzo altissimo, garantendo, al contempo, la salvaguardia delle istituzioni democratiche e la necessaria opposizione nei tempi più bui del nostro Paese. Il giornalista Giancarlo Tartaglia, segretario generale della Fondazione sul giornalismo “Paolo Murialdi”, scrive nell’introduzione al volume che ha curato: “Se avessimo lasciato il racconto della realtà nelle mani della ragione di Stato, delle convenienze dei poteri e dei potentati, se il giornalismo non fosse stato delle controinformazione, quale sarebbe oggi la nostra coscienza civica, la nostra memoria, la nostra consapevolezza, la nostra determinazione a difendere i valori di una Costituzione repubblicana nata dopo un conflitto mondiale che ha cancellato in poche manciate di mesi alcune centinaia di milioni di vite? Cosa sarebbe successo se informazioni, inchieste e approfondimenti su questi capitoli della nostra storia fossero passati al vaglio del regolamento interno di un’azienda privata di nome Meta? Se l’appetibilità e la viralità di queste informazioni, inchieste, approfondimenti fosse stata classificata dagli algoritmi di Google in nome della loro profittabilità pubblicitaria? (…). Come sarebbe cresciuta la nostra fragile democrazia? Di quali proteine si sarebbe nutrita la vita culturale e sociale della giovane Nazione uscita a pezzi da un Ventennio di compressione di ogni libertà e contrassegnato dalla violenza, dalla sopraffazione, dalla persecuzione razziale? Di cosa avrebbero discusso le giovani generazioni che via via si sono affacciate alla vita pubblica nazionale in questi decenni? Ecco, allora accanto a una doverosa e approfondita autocritica sugli errori che in settanta anni di vita repubblicana hanno contrassegnato la storia della nostra professione, occorre anche assumere il ruolo fondamentale e lo straordinario valore rappresentato dal giornalismo italiano”. Il prezioso volume che consigliamo è uno strumento utile a diversi livelli: per gli studenti, per i giornalisti, per gli storici, i divulgatori, docenti e per quanti vogliono aggiungere un altro tassello alla conoscenza ampia della storia d’Italia. La sintesi, caratteristica fondamentale della professione giornalistica, guida le pagine del libro ed è ulteriormente supportata da un prezioso corredo di documentazione fotografica, grazie alla collaborazione con l’Archivio storico dell’ANSA. Un testo da leggere e da tenere sempre a portata di mano, per sfogliare con un colpo d’occhio la nostra storia più recente.

Giancarlo Tartaglia
“Storia illustrata del giornalismo italiano”
Pacini editore
pagg. 208 – euro 20.00

Pubblicato da Paolo Romano

Sudtirreno è il blog di informazione e cultura di Paolo Romano

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